Capita spesso di scegliere le montagne come meta dei nostri voli.
Le montagne regalano qualcosa di straordinario e quando possiamo sorvolarle o solo passare loro vicino, questo senso di straordinarietà aumenta, appagando gli occhi per tanto splendore e rasserenando la mente.
Questa volta è toccato al Monviso!
Spesso, in giornate limpide, quando andiamo in volo all’Altiporto di Chamois in Valle d’Aosta, il Monviso ci appare in lontananza in tutto il suo splendore, ma era già da parecchio tempo che non ci avvicinavamo a questa imponente montagna, alta 3.841 m., chiamata il Re di Pietra e la più alta montagna delle Alpi Cozie.
La giornata è ben organizzata da Francesco: Monviso, la ricerca della sorgente del Po, atterraggio alla nuova pista di Camerana, nelle Langhe e un buon pranzo presso l’Agriturismo La Pavoncella, anche detto il Rifugio della bistecca e questo la dice lunga!
E’ mattina, una splendida e ahimè caldissima giornata di questo agosto e dalla nostra aviosuperficie, siamo pronti a decollare.
Ho installato il teleobiettivo per meglio catturare i particolari e i primi scatti li dedico alle nostre Alpi Apuane e in particolare alle Cave di Marmo.
Si prosegue lungo la costa della Liguria sorvolando Portofino, Genova e via verso il Monviso.
In quota si sta proprio bene e in contatto con Torino, Francesco chiede di raggiungere i 10.000 piedi.
Nonostante i 3.000 e passa metri di quota, ci sentiamo piccoli al cospetto di tanta imponenza, ma è meraviglioso e davvero emozionante potere vedere questa Montagna così da vicino.
Maddalena (Pontechianale)
Passo dell’Agnello
Ed ora andiamo a cercare la sorgente del fiume Po!
Francesco, ha fatto ricerche in rete, si dirige verso il punto, dove dovrebbe trovarsi, ma siamo comunque alti e dobbiamo capire bene dove fotografare.
Fermi..ecco forse ci siamo! C’è un parcheggio, un piccolo sentiero, un gruppetto di persone e un rigagnolo.
Il paesaggio è splendido.
Adesso dobbiamo dirigerci verso il campo volo di Camerana “Alta Langa”, una pista di 380 metri in provincia di Cuneo e per noi una nuova meta visto che è la prima volta che ci atterriamo.
A dir la verità, dall’alto mi era sembrata più lunga!
Ecco qua il video dell’atterraggio
Atterrati, incontriamo il gestore, l’istruttore di volo e altre persone con cui ci tratteniamo un po’ , in una piacevole chiaccherata, prima di andare a pranzo.
Il gestore, molto gentilmente, ci accompagna all’Agriturismo, che non è molto distante dal campo: pensiamo che al ritorno, dopo pranzo, sarà davvero una piacevole e digestiva passeggiata.
L’Agriturismo La Pavoncella è un posto bellissimo. Oltre al ristorante, è dotato di camere, campeggio e maneggio e soprattutto qui si può gustare la vera vacca vecchia piemontese.
La loro carne, per etica e scelta personale, ha un periodo di frollatura di oltre 10 anni ed ha un gusto incredibile.
Offrono vari menu a dir poco strepitosi, il tutto innaffiato dal buonissimo vino Barbera, in quantità illimitata, che arriva direttamente sopra il tavolo, attraverso un sistema di canalizzazione.
Abbiamo scelto il Menu Degustazione e questo è quello che abbiamo avuto il piacere di assaggiare:
Aperitivo di langa
Sushi di langa (battuta al coltello)
Carpaccio grigliato
Bistecca con l’osso servita su pietra
Patatine fritte con la buccia
Fagioli all’olio
Fagioli messicani
Torta con le nocciole
Vino Barbera…illimitato
Bè, con il vino…siamo stati bravi: Francesco doveva pur sempre pilotare al ritorno!
Questa non era per noi……
Offrono anche un servizio di shop online, direttamente attraverso il loro sito.
Il personale è davvero accogliente, il posto un’oasi di pace e con una bella aria fresca che non ci aspettavamo…qui si sta proprio bene e non viene proprio voglia di andare via!
Purtroppo dobbiamo cominciare a pensare al rientro e ci incamminiamo verso l’aviosuperficie.
Abbiamo circa 1 ora e 30 minuti per il volo di ritorno.
Lasciata Camerana, pensiamo che sarebbe bello tornare all’agriturismo in inverno, magari dormire lì, circondati dalla neve e fare qualche bella ciaspolata…ma in volo non possiamo: non abbiamo gli sci!
Magari potremmo tornarci in auto e visitare questa zona delle Langhe, per noi sconosciuta.
Ecco un’altra potenzialità del volo: si scoprono dal cielo, luoghi che poi torneremo a visitare via terra!
Quando si conclude una giornata di volo, quando si ha l’opportunità di vedere il mondo dall’alto, sia esso montagna, mare, collina o pianura, quando si conoscono nuovi luoghi e nuove persone, si assaggiano nuovi piatti e si incontrano mondi diversi, la nostra anima si arricchisce e con lei la nostra vita.
AVIOTURISMO & CUCINA LOCALE
Le Langhe e la cucina piemontese offrono diversi piatti da gustare e fra tutte una cosa che io amo molto e mi piace spesso utilizzare in cucina sono le nocciole!
A questo proposito vi lascio la mia ricetta dell’ Arrosto di Tacchino alle Nocciole, un piatto facile, semplice e perfetto per gli ospiti e giornate di festa.